NOSTALGIA CANAGLIA

Oggi mi sono fatta un giretto virtuale all’interno della pagina facebook del rinato partito comunista. E’ si.. ogni tanto la nostalgia dei tempi che furono mi da quel pizzico di coraggio per leggere cos’è diventato oggi il comunismo casereccio.

Aprendo la pagina principale saltano subito agli occhi tutte quelle falci e martelli sventolanti e tanti pugni alzati, ma andiamo oltre.

Ancora mi frega la nostalgia, scorro i post, leggo gli articoli e affamata del passato spulcio ogni virgola, cercando ancora la voglia di crederci.

Non mi fermo, freneticamente ripenso a Berlinguer, alle copie de L’Unità posate sopra alla vetrina di cipresso di mio nonno.

Ora basta nostalgia canaglia!! andiamo ai contenuti.

Un accozzaglia di notizie sorprendenti: i licenziamenti alla Piaggio, nonostante gli introiti elevati, il Mc Donald’s che sfrutta i suoi dipendenti, il “complotto” sulla chemioterapia e per finire guardo il “rifondatore” di questo partito.

Marco Rizzo!!! tremo sulla sedia e il mio culo sta precipitando nel pavimento di cucina e non per causa della mia presunta flaccidità.

Ma se digito su google Marco Rizzo vitalizio cosa mi risponderà?

Non apro neanche l’articolo del Il Giornale perché la fonte non è attendibile. Decido, eroicamente di leggermi un trafiletto de L’Espresso con il titolo molto chiaro.

“Marco Rizzo si lamenta per il suo vitalizio di 4500 euro dopo  vent’anni da parlamentare”! Sento un mancamento  che mi sta portando ad una sincope ideologica.

Ho sempre avuto una spiccata idiosincrasia per questi personaggi che predicano la parità sociale e poi l’avidità personale prende il sopravvento.

Come si può alzare il pugno al vento davanti agli operai che dopo 40 anni di lavoro la loro pensione rasenta i mille fottutissimi euro?

Cosa dirà suo padre, operaio della mirafiori, del figlio che predica bene e razzola male?

In un istante mi rendo conto che questi nuovi “compagni” ci vogliono vendere un “prodotto” scadente e solo con slogan sfavillanti, per innalzare e mascherare la scarsa qualità.

Torno nel torpore invernale della mia utopia, aspettando tempi migliori. Sognare non costa nulla e così tornerà presto l’estate, carica di questa nostalgia canaglia.